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L’età evolutiva è la fascia di età che va dai 3 anni ai 18, dall’infanzia all’adolescenza. Durante questo periodo avvengono numerosi ed importanti cambiamenti, fisici, comportamentali, affettivi ed emotivi. Il bambino dai 3 anni fino all’adolescente di 18 anni struttura la sua identità all’interno dell’ambiente familiare, e acquisisce un proprio stile affettivo, che deriva principalmente dai legami affettivi con i genitori e con i fratelli e in seguito con il gruppo di pari. In questa fascia di età il bambino può manifestare disagio psicologico nell’affrontare situazioni di crescita a forte impatto emotivo: separazione da mamma e papà, inizio della scuola, il confronto tra pari, le prestazioni scolastiche, l’apprendimento di nuove regole.

Le nuove sfide di crescita sono solo il trigger che mettono in evidenza una fragilità che nasce e si alimenta nei legami con i genitori. Un percorso psicologico, in tale fascia di età deve mettere a fuoco, lo stile affettivo del bambino-ragazzo e la risposta genitoriale a tale modalità, e valutare un possibile cambiamento. L’assunto di base è che, quando il bambino-ragazzo si trova in difficoltà richiede l’aiuto del genitore e allo stesso tempo il genitore prova delle particolari emozioni e comportamento che derivano dal modo in cui è stato esso stesso trattato nell’infanzia-adolescenza.

Il focus dell’intervento è individuare e rendere consapevole il genitore delle emozioni e stati mentali che prova quando il proprio figlio è in difficoltà, tali emozioni sono come delle lenti distorcenti che non permettono di vedere i reali bisogni emotivi del proprio figlio. L’obiettivo finale del modello è iniziare a vedere i bisogni emotivi del proprio figlio, e in secondo luogo sostituire le reazioni dei genitori e del figlio con modalità di comportamento o skills più adattive.

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